Superbonus 110%, Sconto in fattura e Cessione del credito: cosa sono e come funzionano
Il Superbonus 110% è un particolare tipo di agevolazione previsto dal nuovo Decreto Rilancio 2020 riguardante interventi utili alla riqualificazione degli edifici. E’ prevista, in sostanza, la possibilità di effettuare detti lavori a costo zero tramite detrazione diretta, con anticipazione delle spese da parte del soggetto che la richiede, o sfruttando gli istituti della cessione del credito e dello sconto in fattura.
Il Superbonus 110% prevede due diverse tipologie di interventi:
– la prima, l’Ecobonus, riguarda gli interventi che mirano a incidere sul livello di efficienza energetica (ad esempio, la realizzazione del cappotto termico)
– la seconda, il Sismabonus, agevola i lavori da effettuare per gli adattamenti antisismici
In cosa consiste
L’incentivo Superbonus 110% si applica alle spese sostenute dagli aventi diritto a partire dal 1° luglio 2020 fino al 30 giugno 2022. La detrazione viene suddivisa in cinque quote annuali di pari importo per gli anni 2020 e 2021, e per quattro quote per l’anno 2022.
Sono previsti due tipi di alternative alla suddetta detrazione, che consistono nell’ottenere invece un contributo anticipato:
– lo sconto in fattura, praticato direttamente dai fornitori di beni e servizi
– la cessione del credito che equivale alla detrazione spettante e può essere disposta in favore dei fornitori di servizi, soggetti fisici o giuridici e istituti di credito.
Soggetti aventi diritto alle detrazioni
Il Decreto Rilancio elenca analiticamente i soggetti che possono richiedere gli incentivi fiscali. Questi, in particolare, sono:
– condomini
– le IACP, ovvero Istituti Autonomi di Case Popolari
– associazioni di volontariato e promozione sociale (Onlus)
– soggetti privati che possiedono o detengono l’immobile oggetto di interventi, a patto che lo stesso non sia adibito ad attività di impresa
– soggetti privati (e i loro familiari) che possiedono o detengono edifici formati da due a quattro unità abitative, non adibite ad attività di impresa
– cooperative di abitazione in comproprietà
– associazioni sportive, limitatamente agli interventi da effettuare negli edifici adibiti a spogliatoi
Quali interventi rientrano nel Superbonus 110%
Oltre all’elenco dei soggetti aventi diritto all’incentivo, la normativa indica analogamente quali sono le tipologie di intervento per cui si può attivare la detrazione. Ovvero:
– lavori riguardanti l’isolamento termico delle pareti esterne
– aggiornamento e sostituzione degli impianti di climatizzazione nelle zone comuni degli edifici
– aggiornamento e sostituzione degli impianti di climatizzazione di abitazioni unifamiliari o plurifamiliari indipendenti
– lavori per adattamento antisismico
Rientrano fra gli interventi soggetti a detrazione anche tutti quelli che sono funzionalmente collegati ai lavori sopracitati, definiti “principali”. Fra questi ultimi, si possono citare le opere di aggiornamento e innovazione energetica, l’installazione di pannelli solari o fotovoltaici, la costruzione di infrastrutture da adibire alla ricarica di mezzi elettrici e l’eliminazione di barriere architettoniche.
Prima di iniziare i lavori, gli edifici verranno sottoposti ad un meticoloso studio di fattibilità, al fine di determinare quali siano gli interventi necessari o eseguibili.
Rapporti tra Superbonus 110% e altri incentivi vigenti
La possibilità di detrazione fiscale offerta dal Decreto Rilancio si rivela ancora più vantaggiosa nel momento in cui viene affiancata alle altre incentivazioni attualmente previste.
Alcuni lavori rientranti tra quelli previsti nel Superbonus 110% sono infatti oggetto anche di altre tipologie di sostegno ed è possibile cumularle a patto che si rispettino alcuni requisiti:
– le spese vanno contabilizzate in modo distinto e separato
– l’importo massimo delle spese non deve superare quello previsto dal massimale riconosciuto per ciascun intervento.
Tra gli incentivi cumulabili al Superbonus 110% è riconosciuto il Bonus Facciata, per tutti i lavori che mirano alla riqualificazione delle facciate esterne degli edifici e, in particolare, quelle aventi prospetto su strade centrali e zone di particolare rilievo storico. Altro incentivo vigente è il Bonus Ristrutturazioni, che prevede particolari agevolazioni per chi intende eseguire lavori di manutenzione, ordinaria o straordinaria, in edifici condominiali e unità abitative indipendenti entro il 31 dicembre 2021.
Come richiedere e ottenere il Superbonus 110%
Il primo passo per inoltrare la domanda di Superbonus 110% è ottenere la documentazione necessaria a certificare che gli interventi previsti conseguono il miglioramento di almeno due classi energetiche o, se ciò non sia possibile, almeno il conseguimento di quella più elevata. Ciò comprende un’asseverazione che deve essere redatta e firmata da un soggetto abilitato, ossia un ingegnere, un architetto o, limitatamente ad alcuni interventi di lieve entità, un geometra.
E’ inoltre necessario il rilascio di altre certificazioni energetiche, tra cui l’APE, il certificato che permette, in seguito al sopralluogo effettuato da un tecnico abilitato, di conseguire tutte le informazioni relative alle tipologie di consumo energetico presenti nell’edificio in esame.
In particolare, per gli interventi con finalità di adeguamento antisismico (Sismabonus rafforzato), si deve dimostrare la reale attitudine degli stessi ad eliminare o diminuire efficacemente il rischio sismico. In questo caso, il soggetto abilitato al rilascio della certificazione deve essere un ingegnere strutturista, ossia un professionista incaricato della progettazione strutturale, della direzione dei lavori delle strutture e del collaudo statico.
La documentazione deve presentare l’esatta descrizione degli interventi da effettuare sull’immobile e certificare che le spese da sostenere sono congrue agli stessi. Queste operazioni possono essere compiute al termine di tutti i lavori, o alla fine di ogni fase di avanzamento degli stessi.
L’asseverazione deve necessariamente essere corredata dal timbro che certifichi l’appartenenza del professionista redattore al corrispondente Albo professionale, attestando la sua abilitazione allo svolgimento della libera professione, oltre alla dichiarazione del massimale previsto dalla sua polizza assicurativa. E’ richiesto inoltre che la polizza assicurativa sia stipulata con una compagnia avente sede legale in uno Stato Europeo.
La trasmissione dell’asseverazione avviene telematicamente, sempre ad opera del professionista redattore, o del soggetto beneficiario della detrazione (che, nel caso del condominio è l’amministratore) al fine di ottenere un codice identificativo della procedura. L’intera documentazione deve essere quindi trasmessa all’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie energia sviluppo economico sostenibile, l’ENEA, che verifica la corrispondenza della stessa ai requisiti imposti dalla normativa e rilascia una ricevuta contenente il codice identificativo della domanda e l’esito della stessa.
Terminata la procedura, l’ultimo controllo di congruità e conformità spetta all’Agenzia delle Entrate. Qualora l’AdE riscontri difformità o violazioni nella documentazione, provvede a recuperare l’importo corrispondente agli incentivi erogati, applicando sanzioni nei confronti sia del contribuente che dell’ente fornitore di beni e servizi.
Come richiedere lo Sconto in fattura
Come già detto, lo sconto in fattura è una delle due modalità alternative per recuperare le spese necessarie agli interventi previsti dal Decreto Rilancio.
La principale differenza rispetto alla detrazione del 110% prevista dal Superbonus consiste nel fatto che con lo sconto in fattura non si devono anticipare i costi dei lavori. Il contributo è dunque immediato e non è necessario aspettare i 5 anni previsti dal Superbonus 110% per recuperare le spese.
Lo sconto in fattura, ad ogni modo, prevede un contributo che ammonta al 100% delle spese e non al 110%.
Questo perché l’ulteriore 10% viene riconosciuto nel Superbonus relativamente agli interessi che si accumulano nei 5 anni previsti al recupero delle somme anticipate. Tali somme, con lo sconto in fattura, non vengono appunto sostenute.
E’ quindi un’alternativa particolarmente vantaggiosa per chi ha un reddito particolarmente basso, la cui priorità è ottenere un incentivo immediato.
Per richiedere lo sconto in fattura è necessario procurarsi un visto di conformità che attesti le migliorie energetiche che i lavori previsti andranno ad apportare all’edificio, o relativamente al Sismabonus rafforzato, la diminuzione o eliminazione del rischio sismico. Soggetti abilitati al rilascio del visto di conformità sono: dottori commercialisti o esperti contabili iscritti agli albi, consulenti del lavoro o i responsabili dell’assistenza fiscale del CAF. La documentazione dev’essere presentata con la stessa procedura prevista per l’asseverazione relativa al Superbonus 110%. Per il rilascio della certificazione relativa al Sismabonus rafforzato, anche in caso di sconto in fattura è richiesto l’intervento di un ingegnere strutturista.
Il visto di conformità deve successivamente essere trasmesso all’Agenzia delle Entrate dallo stesso professionista redattore, dal soggetto beneficiario della detrazione o, in caso di condominio, dall’amministratore di quest’ultimo.
Lo sconto in fattura può essere richiesto sia per gli di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria previsti dal Superbonus 110% che per le operazioni rientranti nel Bonus ristrutturazioni e nel Bonus facciate.
Come richiedere la Cessione del credito
La cessione del credito è la seconda opzione alternativa alla detrazione prevista dal Superbonus 110%.
Tramite quest’alternativa è possibile cedere a terzi il credito di imposta equivalente all’importo della detrazione di cui si è beneficiari. La detrazione, dunque, non può più essere utilizzata nella dichiarazione dei redditi, ma diventa un credito di imposta utile a ulteriori compensazioni e che, a sua volta, può essere ulteriormente ceduto.
Per richiedere questa opzione, i lavori devono presentare già uno stato di avanzamento pari al 30% del primo intervento e al 60% del secondo.
Così come accade per lo sconto in fattura, quest’alternativa è particolarmente vantaggiosa per chi non deve pagare l’Irpef ed ha un reddito troppo basso per permettersi l’anticipazione delle spese necessaria in caso di richiesta del Superbonus 110%.
L’operazione, tuttavia, ha un costo a seconda del soggetto cui viene ceduto il credito: ad esempio, le banche applicano un costo di commissione pari a circa il 10% dell’importo totale.
Per quanto riguarda i soggetti cui si può cedere il credito d’imposta, non vi sono limitazioni: si può scegliere fra persone fisiche, persone giuridiche, banche, istituti finanziari e assicurativi o la stessa ditta che sta fornendo i beni e servizi inerenti ai lavori di ristrutturazione.
Anche per inviare la richiesta di cessione del credito bisogna munirsi del visto di conformità redatto e timbrato, così come avviene per il Superbonus 110% e lo sconto in fattura, da un professionista abilitato che attesti l’utilità degli interventi da eseguire e i vantaggi relativi all’efficientamento energetico o antisismico degli stessi.
La trasmissione della documentazione all’Agenzia delle Entrate può essere effettuata sia dal tecnico abilitato che dal soggetto beneficiario della detrazione. Per i lavori da eseguire in un edificio condominiale, soggetto abilitato alla richiesta di detrazione e gestione della proceduta è l’amministratore di condominio.
Entro 5 giorni dall’invio della documentazione, viene rilasciato l’esito di accoglimento o rifiuto della stessa.
Conclusioni
Gli incentivi del Superbonus 110%, dello sconto in fattura e della cessione del credito sono senza dubbio opportunità estremamente vantaggiose, da prendere seriamente in considerazione se si ha la necessità, o comunque si prevede, di effettuare a breve i lavori rientranti nelle previsioni del Decreto Rilancio.
La procedura di richiesta, tuttavia, è come illustrato alquanto macchinosa e presuppone una conoscenza molto dettagliata della normativa. Il rischio di incorrere in sanzioni o violazioni abbraccia anche le ipotesi di semplici sviste o mancanza di dati nella documentazione. Per accedere con successo a questi incentivi, è pertanto fortemente consigliato affidarsi a esperti del settore, in grado di gestire efficacemente la pratica grazie all’esperienza professionale maturata e ad uno studio approfondito effettuato specificatamente su queste insidiose pratiche.